DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv 14,1-6

Venerdì della IV settimana di Pasqua

Hai ragione, Maestro: non deve turbarsi il nostro cuore.
Ma anche noi, come i discepoli in quell’ultima notte, restiamo spiazzati.

Dopo averti conosciuto, dopo avere scoperto quanto siamo amati, dopo avere imparato ad amare, sappiamo che tu ci sei, sì, ma altrove, che possiamo incontrarti, si, ma a volte, per ragioni che non conosciamo, fatichiamo a renderti presente nelle nostre scelte.

Allora cresce il turbamento:
riuscirò, sarò capace, è tutto vero ciò che ho sperimentato, mi sono sbagliato, illuso?

Crediamo, certo, e l’averti incontrato è la cosa più bella che mai ci potesse accadere. Ma la fatica rimane, conosciamo i nostri limiti e abbiamo paura di perdere la strada. E tu, sorridendo, rispondi a Tommaso (e a me): non temere, io sono la via.

Ti seguiamo,allora, Signore, passo dopo passo, giorno dopo giorno, amando dell’amore ricevuto. Indicaci la verità di noi stessi, donaci la vita che in te divampa e illumina.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,1-6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».