DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc. 1,57.66-80 “Giovanni è il suo nome”

San Giovanni Battista

“Giovanni è il suo nome”
Nel giorno in cui festeggiamo la nascita di Giovanni il Battista,
il Vangelo ci parla proprio di questo avvenimento.
Una nascita “miracolosa” la sua,
avvenuta quando i suoi genitori erano  considerati “rami secchi”,
vista l’età,
incapaci ormai di poter generare alla vita un uomo.

Segno questo però ,
che in ogni stagione dell’esistenza si può essere fecondi,
soprattutto nello spirito.
Con Dio non è mai detta l’ultima parola.
Si può vivere una “santa giovinezza” pure nella vecchiaia.

E noi?
Cosa ci incastriamo noi con questo brano del Vangelo?

Fratelli e sorelle cari,
anche la nostra nascita,
come qualunque altra nascita,
è un miracolo.
Siamo tutti “miracoli belli” voluti dal Signore.
Nessuno nasce a caso.
E ognuno ha la sua missione da compiere.

“Giovanni è il suo nome”,
scrive Zaccaria.
“Francesca, Maria, Giuseppe, Daniele, Ilaria, Gabriele, Giulia……
è il Suo nome”
ha scritto nel “libro della vita”,
riguardo a ciascuno di noi,
il Signore”
E lo ha scritto con gioia.

Questo brano,
allora oggi, ha
il compito di farci sentire preziosi.
Di farci sentire amati.

Forse nessuno,
nei “paesi vicini” a quello in cui siamo nati,
di noi ha detto:
“Che sarà mai questo bambino”,
al momento della nostra nascita.
Ma questo non vuol dire che non possiamo raggiungere anche noi la santità,
cosi come Giovanni ha fatto.
Oppure,
che non possiamo essere “voce”
pure noi,
così come Giovanni è stato,
e ha detto di sé.

“Voce”,
non “Parola”.
Perché solo Gesù è “la Parola” .

Tra  i vari significati del nome “Giovanni” c’è : dono
Dono di Dio al suo popolo di ogni tempo.
Rallegrati allora,
fratello e sorella.
“Giovanni” è anche il tuo nome,
perché sei dono prezioso di Dio nella vita di chi hai vicino.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.