DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt 11, 28-30

Giovedì della terza settimana

A volte ci sentiamo un po’ animali da soma, costretti a portare e sopportare il peso che ci troviamo sulle spalle.

Siamo stanchi, convinti che quel peso sia ingiusto, troppo per noi.

Ogni cosa diventa pesante, difficile e rende la nostra vita faticosa.

Nel mondo contadino il giogo nasce per aiutare gli animali da soma ad andare insieme, allo stesso passo, nella stessa direzione, per aiutare al meglio l’uomo.

Il giogo di cui parla Gesù è leggero perché non ci deve impedire di vivere e non vuole appesantire le nostre esistenze.

Non vuole affaticare l’uomo o limitarlo nella sua libertà.

Gesù desidera che restiamo uniti a lui per seguire le sue orme che portano verso la pienezza di vita.

Non ci vuole appesantire, ma darci forza e vitalità nuova, dolcezza e gioia.

Mitezza e umiltà di cuore sono i requisiti per poter accogliere la vita, per aiutarci a fare scelte e passi nuovi con coraggio e allora ogni cosa, vissuta con lui, diventa più facile da portare, perché lui la porta con noi, se restiamo uniti a lui.

da Gesuiti-getup and walk

Vangelo secondo Matteo Mt 11,28-30

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».