DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv. 8,21-30

Martedì della V settimana di Quaresima

“Voi non potete venire”.

È chiaro,
in questo brano,
che ormai Gesù sta’ andando verso la morte.
Lo scontro con i farisei ha raggiunto toni tali che la diatriba fra loro,
puo’ essere risolta soltanto da una condanna a morte.

Ha predicato un Dio vivo e vero,
Gesù.
Ha predicato un Dio misericordioso,
dal volto umano,
che ci ama,
e di fronte a cui siamo tutti uguali e tutti fratelli.
Ma gli uomini di potere vogliono un Dio morto,
rancoroso,
la cui immagine loro possono gestire a seconda delle loro necessità e desideri,
per poter così riaffermare il proprio potere sugli altri uomini.

Ha compiuto prodigi,
Gesù.
Guarito malati,
resuscitato i morti.
Ma è tutto inutile.
Quando non si vuol vedere,
quando non si vuol capire,
quando non si vuol credere,
niente serve.

Che loro i farisei lo vogliono morto,
è chiaro.
E altrettanto chiaro è il giudizio di Gesù su di loro:
“Dove vado io,
voi non potete venire”.

Purtroppo
passano i secoli,
ma questa diatriba fra Dio e gli uomini di potere,
studiosi,
dotti,
illuminati,
influencer,
opinionisti,
e chi più ne ha più ne metta,
è ancora attuale.
Stiamo ben attenti.
A costoro niente importa di noi.
Vogliono solo riaffermare,
ancora,
il loro potere sugli uomini.
Per essi,
se non si convertono,
il giudizio è già scritto:
“Dove vado io,
voi non potete venire”,
perché
“morirete nei vostri peccati”.
E il peccato è il non aver riconosciuto che Gesù è il Figlio di Dio.

Oggi Gesù usa un linguaggio che sembra uno sciogli lingua.
È quasi difficile stargli dietro.
E difatti i potenti non capiscono:
“Vuole forse uccidersi?”
Ma non così è per la povera gente.
Gente che soffre.
Che combatte ogni giorno in questa vita.
Con sé stessi e con gli altri.
Gente a cui la sofferenza ha aperto la mente,
e il cuore.
E lì ha resi capaci di captare la verità.
Di riconoscerla.

Non c’è da stupirsi infatti se,
alla fine del brano si dice:
” A queste sue parole molti credettero in Lui”.
I piccoli,
i poveri,
“i creduloni” secondo gli intelligenti del mondo,
credono in Gesù.

“Molte cose ho da dire di voi”
Certamente Dio ha molte cose da dire su di noi.
Se aprisse il “Libro della nostra vita”,
quante cose verrebbero fuori.
Ognuno di noi sa’ cosa.
Il rimedio è “innalzare il Figlio dell’uomo”.
Proclamarlo Signore della nostra vita,
e della nostra storia.
Benedirlo.
Lodare il Suo Santo Nome.
Ringraziarlo.
La Sua Misericordia e il Suo Amore affluiranno verso di noi.
Faranno chiudere quel libro.
Perché quel libro è “il passato”.
Da adesso ci saranno “cose nuove”.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.