DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt. 23,1-12

Martedì della II settimana di Quaresima

“Dicono e non fanno”.

È un discorso rivolto ai tutti,
ma in particolare ai suoi devoti,
quello di oggi.

Gesù indica a esempio gli scribi e i farisei del suo tempo,
che sono però attuali sempre,
in ogni tempo,
e che si servono della loro “religiosità” non per crescere,
e far crescere,
in santità,
ma per avere onori,
potere,
ed essere ammirati dagli uomini.
“Voi non fate così”,
sembra suggerirci Gesù.

Perché una persona, dovrebbe
desiderare,
o scegliere di essere cristiano,
se chi è cristiano,
o si dice tale,
si comporta come tutti coloro
che cristiani non sono?
È questa la grande domanda che ci deve far riflettere,
e rivedere la nostra vita oggi.

Solo la “santità” delle opere può arrivare a convincere sulla bellezza di essere cristiano chi non lo è.

Padre Pio,
Madre Teresa,
e tutti i santi,
non attraevano,
e non attraggono,
perché erano,
o sono,
pop star,
attori,
politici.
Santi come Padre Pio,
Madre Teresa,
non erano belli.
Non vestivano alla moda.
Talvolta non erano neppure simpatici.
Eppure la gente li seguiva.
E tuttora li segue.
Perché in ciò che facevano,
quando pregavano,
confessavano,
lavoravano
facevano una carezza,
anche senza accorgersene,
parlavano al mondo dell’amore e della grandezza di Dio.

Nessuno mai si faceva chiamare “Maestro”,
o pretendeva di essere “guida”.
Tantomeno si facevano chiamare “santo” o “santa”.
Al contrario affermavano di essere
“poveri peccatori”,
“matita nelle mani di Dio”,
“goccia d’acqua che cerca di essere pulita”.

Sai quanta sete toglieremmo,
quanti deserti renderemmo fertili
se tutti quanti insieme decidessimo,
e riuscissimo a essere,
una goccia di acqua pulita?

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».