DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal vangeloLc 11,1-4

Mercoledì-XXVII settimana del tempo ordinario

Perché pregare?
Cos’è effettivamente quello che facciamo quando preghiamo?
I discepoli sono attratti da Gesù quando lo vedono allontanarsi e mettersi in disparte, cercare un luogo silenzioso per poter alzare gli occhi al cielo. Allo stesso tempo non lo capiscono: il cuore li attrae ma la loro testa chiede spiegazioni.

Quando prega, Gesù cerca uno spazio vitale di solitudine e silenzio ma allo stesso tempo di relazione e di dialogo.
E così anche per ognuno di noi diventa il tempo del rifugio, della verità, della pienezza di vita, dell’amore.
Sembra paradossale, ma la preghiera è proprio il momento in cui il nostro io più vero può venire alla luce e conoscersi per quello che è grazie alla relazione con un tu, in uno scambio di amore.

Quando preghiamo è come se ci spogliassimo di tutto per cercare noi stessi, indagando davanti a qualcun altro la nostra realtà.
Dal silenzio al dialogo tra noi e il Signore, scopriamo pian piano che siamo figli, davanti al Padre, e che questa relazione è fondativa di tutta la nostra vita; è il perché siamo, perché viviamo, perché andiamo… e verso dove.

Nella risposta che Gesù offre ai discepoli, non c’è solo un insegnamento di “metodo” (pregare è fare così e così), c’è il perno del nostro essere al mondo. Pregare è dire a voce alta e senza veli “Padre” e lì gustare tutta la bellezza dell’essere amati.
Solo quando ci riconosciamo figli, creati e amati da principio e nella totale gratuità, possiamo trovare la vita vera. Gesù è figlio, e nello Spirito Santo gode di questa pienezza.
Che bello poter urlare anche noi: “Padre!”. Abitare in relazione e nutrirla giorno dopo giorno è un cammino senza fine, un cammino di gioia.
Gesuiti-getupandwalk

Rifletto
Quando preghi, come parli a Dio?
Quando ti capita nel quotidiano di sentirti spogliato di senso, e poi ricentrarti?
Pensa di essere figlio e mettiti in relazione al Padre: cosa senti?

Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».