DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt 15,21-28 – “il pane dei figli'”

Mercoledì della XVIII settimana del tempo ordinario

“il pane dei figli'”
Appare duro,
Gesù,
in questa pagina di Vangelo.
Molto lontano dall’immagine del Dio tutto Amore e Misericordia che conosciamo.
Tratta la donna straniera da “cane”.
Come se valesse meno di niente.
“Perché non è bene gettare il pane dei figli ai cagnolini’,
è la Sua giustificazione.
Una frase questa che però fa’ riflettere.
Fa’ pensare
a quanto avviene oggi,
nei nostri tempi moderni.
Come viene trattato dai figli,
il nostro Dio?
Come lo trattiamo noi?
Con che disprezzo talvolta,
questa generazione,
questa società
rifiuta Dio
Proviamo a fare il percorso inverso a questo Vangelo,
Consideriamo che e’ Gesù
che talvolta viene alla nostra mensa,
per cibarsi delle “briciole d’amore”
Le briciole:
questo è ciò che diamo a Dio,
quando va’ bene.
Le briciole del nostro amore , del nostro tempo.
Le briciole sono tutto ciò con cui nutriamo il rapporto con Lui.
E abbiamo insegnato pure ai nostri figli a fare altrettanto.
L’Amore cerca amore,
sempre.
Ma noi,
e la nostra società evoluta,
dobbiamo nuovamente imparare ad amare
Altre considerazioni,
piccole come “briciole” cadute,
nascono dall’ascolto di questo brano.
Ci riconosciamo figli ma anche cagnolini
Perché l’uomo,
l’umanità,
l’ha smarrita.
Il solo cibare i cagnolini delle briciole che diamo loro,
li rende eternamente grati.
E te lo dimostrano.
Sono capaci di esserti fedeli sempre.
Non guardano il tuo aspetto.
Ti amano come sei.
Non ti rifiutano.
Non ti giudicano.
Gli basta di stare con te.
E allora,
ecco che noi,
figli amati,
non disdegnamo di essere anche “cagnolini”.
Abbiamo avuto anzi bisogno di essere “cagnolini”,
che si cibano delle briciole cadute dalla Mensa del nostro Dio,
di un Suo sguardo,
di una Sua carezza,
di un Suo sorriso,
per poter arrivare a capire di essere “figli”.
C’è una grande lezione di umiltà,
e anche di umanità nella Parola di oggi.
Che dobbiamo imparare.
Insegnaci Gesù,
ad essere “Tuoi cagnolini” .
Questo ci insegnerà ad essere “figlii” .
Aiutaci a saper apprezzare e amare ogni briciola che cade dalla Tua Mensa.
Ci insegnerà a sederci ad essa e ad apprezzare ogni cosa
Impareremo ad amare.
Impareremo ad apprezzare.
Impareremo ad essere riconoscenti.
Sia benedetto Dio,
di cui siamo figli.

Vangelo Mt 15,21-28

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.