DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc 12,49-53

Giovedì – XXIX Settimana del Tempo Ordinario

In questi giorni di guerre e di morte più sanguinosi che mai, avremmo voluto leggere una parola di pace, di consolazione, ma ci troviamo di fronte a questa parola dura di Gesù che parla di fuoco, di divisione.

Il Signore Gesù vuole mettere in crisi noi stessi in primo luogo.

Dovremmo chiederci qual è il fuoco che divora il nostro cuore.

Se oggi come in tanti altri momenti della storia dell’umanità continuiamo a vedere guerre, odio e morte in modo così tangibile e drammatico è perché continuiamo a non capire che quell’odio e quell’insofferenza che arrivano a farci uccidere l’altro in tanti modi diversi hanno origine nel nostro cuore in quelle vulnerabilità, ferite, paure, debolezze, mancanze che siamo incapaci di riconoscere e accettare.

Se non ci lasciamo ferire in profondità dalla spada della sua parola che “penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito … e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12), allora resteremo preda delle nostre paure e tristezze, del non senso che ci fa illudere di poter esistere solo facendo violenza e persino uccidendo l’altro.

Noi possiamo costruire la pace solo a partire da noi stessi, da ciascuno a partire da sé stesso.
Vocazionale Camilliani

Rifletto
In quali occasioni percepisco Gesù come fuoco vivo che illumina e scalda la mia vita?
Grazie a quale avvenimento posso riconoscere un prima e un dopo della mia storia con Gesù?
Quale mio discernimento affido al Signore, chiedendo il dono dello Spirito?

Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».