DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc 11,29-32

Lunedì della XXVIII settimana del tempo ordinario

Nelle parole dure di Gesù possiamo riconoscere qualcosa dell’inquietudine e della frustrazione che a volte abitano anche in noi, quando non riusciamo a innescare il cambiamento che vorremmo, quando la vita nostra e delle persone attorno a noi rimane ancorata alle solite logiche di morte.
Gesù è umanissimo: alza la voce, si arrabbia, si dispiace. Tutte le volte che i nostri sforzi e il nostro servizio ci sembrano inutili, è bello ricordarci che Gesù per primo è stato nella posizione di chi parla senza essere capito, di chi serve senza ricevere gratitudine, di chi sbatte la testa contro realtà e mentalità troppo dure per essere raggiunte dall’amore. Solo che la nostra inquietudine diventa lentamente distacco, tiepidezza, ricerca di distrazioni; la sua si accende e diventa fuoco, grido, passione… è troppo innamorato per smettere di coinvolgersi!
Come sarebbe bello lasciarci prendere da questo amore sconsiderato, che continua a lottare contro l’indifferenza e a credere nell’impossibile. Non è qualcosa che sembra compatibile con l’ordine e i tempi della nostra vita. Solo la regina del Sud e i niniviti possono aiutarci. Tutte quelle situazioni che abbiamo sminuito, messo al margine e nascosto, tutte quelle cose di cui ci vergogniamo․․․ Solo lì, dove ci sentiamo meno degni e meno a posto, possiamo risperimentare la sproporzione della fiducia e della stima che il Signore prova per noi.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».