DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt 23,23-26

Martedì della XXI settimana del tempo ordinario

La giustizia, la misericordia e la fedeltà sono le tre parole che Gesù segnala nel Vangelo di oggi per indicarci la magna carta della morale di un credente.

Essere in rapporto a Dio non lo si misura dalla nevrosi di come si difendono gli schemi e si enfatizzano dettagli di poco conto.

Essere credenti lo si traduce nella capacità di saper corrispondere alla realtà così come ci si presenta (la giustizia), dal saper amare gli altri per come sono, cioè nella loro miseria (misericordia), e dalla coerenza di come si sanno fare delle scelte che non smentiscano ciò che pensiamo essere vero, buono e giusto (fedeltà).

Chi lotta per vivere queste tre parole è davvero un credente.

Ma se invece di essere giusti si diventa furbi, invece di essere misericordiosi si diventa rigidi, e invece di essere fedeli si diventa opportunisti, allora a cosa serve tenere in piedi un apparato religioso simile?

Tutto l’insegnamento di Gesù ha un punto di partenza: l’igiene interiore, cioè la nostra capacità di saper cambiare dentro per primi: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza.

Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!”.

Se togliamo la malizia che ci abita abbiamo compiuto tutto il necessario dei comandamenti che ci ha dato Dio, e abbiamo anche cambiato il mondo.

Testo del Vangelo (Mt 23,23-26)

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».