DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 125 (124) – La confidenza nel Signore

 

Chi confida nel Signore è come il monte Sion:

non vacilla, è stabile per sempre.

I monti circondano Gerusalemme:

il Signore circonda il suo popolo,

da ora e per sempre.

Non resterà lo scettro dei malvagi

sull’eredità dei giusti,

perché i giusti non tendano le mani

a compiere il male.

Sii buono, Signore, con i buoni

e con i retti di cuore.

Ma quelli che deviano per sentieri tortuosi

il Signore li associ ai malfattori.

Pace su Israele!

Commento

Il salmista è certo della stabilità del monte Sion, cioè di Gerusalemme, in virtù delle promesse del Signore e prende ciò ad esempio della stabilità di ogni uomo che confida nel Signore.

“I monti circondano Gerusalemme”; Gerusalemme è circondata da alture che si elevano di 30/40 m. rispetto al suo livello. Ad est il monte degli Olivi; il monte dello Scandalo a sud-est; il monte Scopus a nord-est; il monte del Cattivo Consiglio a sud. Queste alture fornivano ottimi posti di osservazione alle sentinelle che vigilavano sulla città. Questa corona di alture il salmista la prende come immagine della protezione di Dio sul suo popolo.

“Lo scettro dei malvagi”, è quello dei popoli vicini.

La compattezza del popolo è insidiata da “Quelli che deviano per sentieri tortuosi”, cioè gli Israeliti che si legavano ai popoli vicini contaminandosi coi loro idoli (Cf. Esd 9,1s; 10,18s; Ne 5,1s; 13,23).

Il salmista chiede a Dio che i delatori del popolo siano esposti ad una comune disfatta con i malvagi, cioè i popoli vicini nemici di Israele.

Il salmista è certo che “lo scettro dei malvagi” non graverà su Israele, portandolo allo scoraggiamento, allo sfaldamento, affinché non accada che “i giusti non tendano le mani a compiere il male”.

Il salmo probabilmente è stato composto al tempo di Neemia (Ne 6,1s; 5,1s; 10,18s).

ll monte Sion è una figura della Chiesa fondata da Cristo, retta da Cristo e centrata su Cristo nel dono dello Spirito Santo; Dio non permetterà mai che “le potenze degli inferi” prevalgano su di essa.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen