DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 64 (63) – Preghiera contro il terrore del nemico

 

Ascolta, o Dio, la voce del mio lamento,

dal terrore del nemico proteggi la mia vita.

Tienimi lontano dal complotto dei malvagi,

dal tumulto di chi opera il male.

Affilano la loro lingua come spada,

scagliano come frecce parole amare

per colpire di nascosto l’innocente;

lo colpiscono all’improvviso e non hanno timore.

Si ostinano a fare il male,

progettano di nascondere tranelli;

dicono: “Chi potrà vederli?”.

Tramano delitti,

attuano le trame che hanno ordito;

l’intimo dell’uomo e il suo cuore: un abisso!

Ma Dio li colpisce con le sue frecce:

all’improvviso sono feriti,

la loro stessa lingua li manderà in rovina,

chiunque, al vederli, scuoterà la testa.

Allora ognuno sarà preso da timore,

annuncerà le opere di Dio

e saprà discernere il suo agire.

Il giusto gioirà nel Signore

e riporrà in lui la sua speranza:

si glorieranno tutti i retti di cuore.

Commento

L’orante del salmo è da identificare con un uomo oggetto di continue ostilità, non da parte di nemici in azione di guerra, ma di uomini, che in tempo di relativa pace, esercitano su di lui un pressing fatto di diffamazioni, di trappole, di ostilità verbali, di minacce oscure e terrorizzanti, di azioni tumultuose aizzate contro di lui. I suoi nemici vogliono fiaccarlo moralmente portandolo all’esasperazione, affinché compia un passo falso che lo conduca alla rovina davanti ad un tribunale. Ma l’orante, impotente a difendersi, sa che Dio lo difende: “Ma Dio li colpisce con le sue frecce, all’improvviso sono feriti, la loro stessa lingua li manderà in rovina”.

Il salmo presenza l’abiezione dei congiurati contro di lui: “Affilano la loro lingua come spada (…). Tramano delitti, attuano le trame che hanno ordito”. La loro abiezione è talmente profonda e sozza che il salmista afferma che l’uomo è capace di diventare un abisso d’iniquità: “l’intimo del suo cuore: un abisso !”.

La fine degli empi sarà segnata dal rinnovamento di vita da parte di quelli che ora sono influenzati dalla loro azione. Quando avverrà la loro rovina, per mezzo delle loro stesse parole, saranno riconosciuti mentitori, “ognuno sarà preso da timore, annuncerà le opere di Dio e saprà discernere il suo agire”.

Il salmo termine considerando, con slancio di fede, come il giusto gioisce nel Signore; e come “i retti di cuore” traggono la loro gloria da Dio.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen