DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt.9, 1-8 – “Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati”

Giovedì della XIII settimana del tempo ordinario

Mt.9, 1-8
“Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati”.
Il Vangelo di oggi ci ricorda una verità che,
sotto la spinta dei “venti moderni”,
è stata messa nel “ripostiglio” anche da una buona parte del popolo di Dio.
E cioè,
che il peccato esiste,
e che esso è “la più grande tragedia dell’umanita”
C’è solo un rimedio a questa “tragedia”.
Ed è Gesù.
Lui solo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati.
E di sanarci,
dopo aver “rimesso il nostro peccato”.
Perché il peccato immobilizza,
paralizza,
così come paralizzato era il protagonista della storia odierna.
Il peccato
non è mai privo di conseguenze.
E se,
una volta,
si dice,
il “senso del peccato” era troppo accentuato,
e “tutto era peccato”,
adesso però,
“niente lo è più”.
Ma Gesù ancora passa,
perdona,
guarisce.
È bello l’atteggiamento che ha nei confronti di questo nostro fratello,
che molto ci rassomiglia.
È tenero.
Comprensivo.
Delicato.
Gli dice: “coraggio”.
Lo chiama: “Figlio”.
Prima del corpo,
tocca la sua anima nel profondo.
Sa’ di cosa ha davvero bisogno.
E glielo da’.
Perché Gesù cura con la medicina del Suo Amore.
Ma la “lavatrice” della misericordia non si è inceppata.
Questa è la bella notizia di oggi.
Ancora è in funzione.
E se è giusto che chi è malato si curi con le medicine che gli prescrive il suo medico,
così è giusto che non trascuriamo la medicina che è il “sacramento della riconciliazione”.
Spesso non capiamo perché dobbiamo raccontare a qualcuno “le nostre cose”.
Ma è proprio come descritto nel Salmo 32:
“Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore’’
Andiamo con fiducia a bussare al cuore di Gesù.
Portiamogli ciò che ci paralizza.
Torneremo indietro non portati dalle” “nostre gambe”,
ma sorretti dalle” nostre ali”.
Perché questo talvolta è l’effetto che ti fa’ provare una bella confessione :
quella di volare.
E non dimentichiamo di riportare a casa il” lettuccio “.
Ogni volta che avremo dubbi o crisi di fede,
basterà guardarlo,
per ricordare in quale stato eravamo prima di Gesù.
Fermarci un attimo,
E ringraziare.
Abbiamo tanti motivi per doverlo fare.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,1-8

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.