DIOCESI DI CALTANISSETTA

SALMO 12 (11) – Preghiera nella persecuzione

 

Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto;

sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo.

Si dicono menzogne l’uno all’altro,

labbra adulatrici parlano con cuore doppio.

Recida il Signore le labbra adulatrici,

la lingua che vanta imprese grandiose,

quanti dicono: “Con la nostra lingua siamo forti,

le nostre labbra sono con noi:

chi sarà il nostro padrone?”.

Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,

ecco, mi alzerò – dice il Signore -;

metterò in salvo chi è disprezzato”.

Le parole del Signore sono parole pure,

argento separato dalle scorie nel crogiuolo,

raffinato sette volte.

Tu, o Signore, le manterrai,

ci proteggerai da questa gente, per sempre,

anche se attorno si aggirano i malvagi

e cresce la corruzione in mezzo agli uomini.

Commento

L’orante presenta a Dio tormenti che gli nascono dal vivere a contatto con uomini bugiardi. Egli si trova nelle necessità, ma non sa a chi rivolgersi. Tutti – egli dice con sgomento – hanno adottato la menzogna come sistema, mentendosi gli uni gli altri come fatto che non fa problema, tranne il farsi scoprire. Perde chi si lascia sedurre dall’apparente onestà di uno. I cuori sono doppi, il che vuol dire che esprimono parole con calore, premura, simpatia, ma nello stesso tempo il vero cuore è pieno di menzogna e di durezza. Con la menzogna credono di essere invincibili, poiché pensano di far figurare sempre tutto a loro vantaggio, tutto sempre sotto la luce della coerenza nobile e generosa, ma quando il loro vero essere è scoperto diventano arroganti, violenti, pronti a sopprimere chi li disturba.

Ma il Signore non lascerà senza aiuto il giusto: “metterò in salvo chi è disprezzato”.

Il salmista percepisce bene la verità, la sa ben distinguere dalla menzogna poiché ha nel cuore la parola di Dio, che è pura, ben lontana da ogni ombra, coerente, illuminante, mai deludente, tonificante il cuore.

Ma la catastrofe sociale prodotta dai mentitori diventa spaventosa perché essi vengono a dare spazio ai malvagi, i quali producono orrori sulla terra: “si aggirano i malvagi e cresce la corruzione in mezzo agli uomini”.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.