DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 52 (51) – La sorte del calunniatore

 

Perché ti vanti del male, o prepotente?

Dio è fedele ogni giorno.

Tu escogiti insidie;

la tua lingua è come lama affilata,

o artefice d’inganni!

Tu ami il male invece del bene,

la menzogna invece della giustizia.

Tu ami ogni parola che distrugge,

o lingua d’inganno.

Perciò Dio ti demolirà per sempre,

ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda

e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

I giusti vedranno e avranno timore

e di lui rideranno:

Ecco l’uomo che non ha posto Dio come sua fortezza,

ma ha confidato nella sua grande ricchezza.

e si è fatto forte delle sue insidie”.

Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio,

confido nella fedeltà di Dio

in eterno e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno

per quanto hai operato;

spero nel tuo nome, perché è buono,

davanti ai tuoi fedeli.

Commento

Il salmo inizia con una domanda – ricca di domande – rivolta a far riflettere un iniquo, ricco e potente, sulla sua posizione assurda. Quale bene gli viene dal fare il male? Quale ragione per arrivare a vantarsi di ciò di cui dovrebbe vergognarsi? Quale ragione per cui è prepotente, con ogni malizia, su colui che fa il bene? Alla domanda, rivolta ad uno perché abbia estrema forza, e faccia riflettere chi la ode o la pronuncia, il salmista fa seguire il buio profilo morale dell’empio: “Tu escogiti insidie; la tua lingua è come lama affilata o artefice d’inganni!”. La menzogna continua è la sua regola di vita. L’ordire insidie per travolgere gli altri è la sua occupazione. La sua lingua è come una spada che uccide. Egli crede d’essere vincente, ma ecco quello che il salmista gli dice: “Perciò Dio ti demolirà per sempre”. La sua fine sarà di conferma per i giusti, che, ridendo di lui perché vedranno compiersi in lui la giustizia di Dio, diranno: “Ecco l’uomo che non ha posto Dio come sua fortezza…”

Al contrario il salmista, il giusto, sarà verdeggiante come un olivo, poiché rimarrà nella “casa di Dio”, cioè la Chiesa, e confiderà sempre nel Signore: “confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre”.

Il salmista conosce la fedeltà di Dio, come Dio ha sempre aiutato i giusti, e come lui stesso è stato aiutato e ne rende grazie a Dio. Egli spera in lui e, lungi dall’avere una fede chiusa nel privato, dichiara che di questa sua speranza ne darà testimonianza davanti ai fedeli di Dio.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.