DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt 25,1-13

Venerdì della XXI settimana del Tempo Ordinario

Il regno dei cieli non è fatto solo di gente sempre all’altezza delle situazioni.

Il regno dei cieli è un misto di persone che hanno i loro talenti ma anche le loro debolezze.

Gesù per spiegarci bene questo contrasto, ci racconta la parabola delle dieci vergini.

La cosa che deve colpirci è che queste dieci donne non sono sagge o stolte rispetto alla loro fragilità, perché in fondo si addormenteranno tutte.

La vera differenza non sta quindi nel fatto di essere sempre all’altezza delle situazioni, ma nell’avere consapevolezza della propria fragilità e quindi proprio per questo imparare ad essere previdenti.

Quando si presenta però lo Sposo, cioè la situazione in cui non bisogna sprecare la vita, ecco che le cinque vergini sagge sono le uniche che possono stare davanti a quell’evento perché hanno scorte di olio.

I piccoli recipienti che hanno con loro rappresentano le piccole cose di cui hanno disseminato la propria vita: ogni giorno hanno tentato di vincere le piccole battaglie contro i peccati; ogni giorno hanno sempre disseminato la loro giornata di piccole preghiere; ogni giorno hanno amato nelle piccole cose; ogni giorno hanno tentato di essere umili nelle piccole mortificazioni della vita.

È questa fedeltà che alla fine le salva, non le loro capacità.

Si è saggi quando si decide di fare cose buone con la propria debolezza.

Si è stolti quando si pensa di non avere nessuna debolezza con cui dover fare i conti.
#dalvangelodioggi
Rifletto sulle domande
Che cosa per me è lampada? E olio?
Cosa mi aiuta a scacciare il buio e la paura nella mia vita?
Quali differenze trovo tra la saggezza “del mondo” e quella del Vangelo?

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».