DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc 12,49-53

Giovedì della XIX settimana del tempo ordinario

L’immagine del fuoco affascina e spaventa.

Il fuoco scalda, illumina, ma anche purifica e distrugge.

Il fuoco è simbolo di passione e san Francesco Saverio, uno dei primi Compagni di sant’Ignazio, viene spesso rappresentato con il cuore infiammato, perché sentiva tutto l’ardore e l’amore di Dio e per Dio.

Due uomini passionali e appassionati, infuocati dalla parola Dio e capaci di portare questo fuoco nel mondo.

Fin da piccoli ci hanno insegnato che giocare con il fuoco è pericoloso, ma senza il suo calore rischiamo di raffreddarci, di perdere vitalità, gioia, entusiasmo.

I nostri sogni e i nostri desideri sono la fiamma che alimenta le nostre vite.

Gesù ci comunica tutta la sua angoscia d’amore, il suo ardente desiderio che la vita piena si compia, anche se deve passare attraverso l’esperienza dolorosa del fuoco.

Chiediamo al Signore la grazia di sentire il fuoco del suo amore che arde in noi, che ci purifica, ma anche l’umiltà e l’attenzione per non bruciare chi ci è accanto.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».