DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt.9,9-13 – “Sedeva a tavola della casa”

Venerdì della XIII settimana del tempo ordinario

Mt.9,9-13
“Sedeva a tavola della casa”
Gesù,
in tanti episodi del Vangelo viene invitato a pranzo e a cena a casa di altri.
Non mi risulta che abbia mai saltato un invito.
Ma,
anche se è l’invitato,
il “piatto forte” e’ proprio Lui.
Lui che ti ama,
Lui che ti accetta,
Lui che ti perdona.
Che fa’ nascere in te il desiderio di essere migliore.
E come ti fa’ sentire accolto,
come ti guarda,
come ti parla!!!!
Chi ha fatto esperienza sa’ .
Gesù e’ aperto con tutti.
Non si chiude a nessuno.
Così con Matteo,
così con noi,
cosi’ con tutti gli altri.
Oggi invece avviene il contrario.
Mentre prima era Lui l’invitato a cena,
adesso a “cena” ci invita sempre Lui.
Ci invita alla “cena” del Suo Corpo,
e del Suo Sangue.
Le pietanze sono il Salmo e la Parola.
Le bevande il Suo Amore.
Con esse ci nutre.
Ci sfama e disseta.
E ci invita a fare come Lui.
Come Lui accoglie noi,
anche noi dobbiamo farlo con gli altri.
Invitare alla propria “mensa” non e’ solo questione di cibo e bevande.
Non c’è solo fame di cibo materiale.
C’è fame di amicizia.
C’è fame di momenti sereni.
Ci sono persone che hanno fame nell’anima e non sanno come fare,
per sfamarsi.
Da qui la nostra disponibilità a cercare di aprirci agli altri.
Se oggi “la salvezza è entrata in casa nostra”,
dobbiamo fare in modo che entri anche nelle altre case.
Se abbiamo ricevuto qualcosa da Dio,
mettiamolo sul tavolo della “nostra cena”.
Una parola,
una carezza,
una condivisione,
un apprezzamento,
possono fare da primo e secondo piatto.
Apparecchiamo,
e lasciamo aperta la porta del cuore.
Qualcuno verra’ a nutrirsi di noi.
E tornera’ pure.
Da Gesù impariamo che
anche se rischioso,
non dobbiamo chiuderci agli altri.
Ogni volta che ci chiudiamo,
togliamo loro qualcosa,
che noi per primi abbiamo ricevuto,
che non è solamente nostro,
ma anche di tutti.
E se qualcuno,
che magari non conoscete,
vi apre il cuore,
fermatevi e ascoltate.
Vi ha appena invitato a mangiare da lui.
Questa persona non sa’ perché.
Voi non vi spiegate come mai.
Ma evidentemente,
nel vostro volto ha visto quello di Gesù.
In quest’epoca di cuori chiusi,
sarete stati parte di un miracolo
Sia benedetto Dio,
nostro commensale bellissimo.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,9-13

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.