DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 20 (19)

Ti risponda il Signore nel giorno dell’angoscia,

ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.

Ti mandi l’aiuto dal suo santuario

e dall’alto di Sion ti sostenga.

Si ricordi di tutte le tue offerte

e gradisca i tuoi olocausti.

Ti conceda ciò che il tuo cuore desidera,

adempia ogni tuo progetto.

Esulteremo per la tua vittoria,

nel nome del nostro Dio alzeremo i nostri vessilli:

adempia il Signore tutte le tue richieste.

Ora so che il Signore dà vittoria al suo consacrato;

gli risponde dal suo cielo santo

con la forza vittoriosa della sua destra.

Chi fa affidamento sui carri, chi sui cavalli:

noi invochiamo il nome del Signore, nostro Dio.

Quelli si piegano e cadono,

ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.

Da’ al re la vittoria, Signore;

rispondici, quando t’invochiamo.

Commento

Il presente salmo è una preghiera augurale per il re al quale l’orante è legato. Egli prega per il capo del suo popolo che con coraggio e giustizia vive l’alleanza con Dio. Il re è in una difficoltà estrema, che viene chiamata nella fede “angoscia”.

L’aiuto gli giungerà con certezza, dal santuario celeste, “dal suo cielo santo”, e dall’alto di Sion, cioè dal rialzo collinare dove sorgeva il tempio.

L’aiuto di Dio ci viene dal cielo, e dall’intensa unione con Cristo presente sugli altari, nelle chiese.

L’orante dice: “Si ricordi…”. Dio nella sua misericordia ha infinita voglia di esaudire le preghiere di chi a lui si rivolge con fede, perciò l’orante lo invoca con fiducia affinché doni aiuto al re ricordando le sue “offerte e olocausti”, e continui a gradirli, poiché essi sono autentici solo se compiuti nell’obbedienza e nell’amore.

La gioia del re per “la sua vittoria”, ottenuta in difficoltà estreme, sarà la gioia di tutti. Tutti ne trarranno forza, coraggio, e così “nel nome del nostro Dio alzeremo i nostri vessilli”. I capi cristiani per davvero devono saper entusiasmare con la loro fede i sottoposti e i sottoposti pregare per loro perché siano vincenti nelle mille difficoltà che comporta il governo, e ci sia comunione di rispetto, nella carità, tra di loro – tra di noi – poiché tutti quelli in Cristo sono diventati di stirpe regale, sacerdotale e profetica (Cf. 1Pt 2,9).

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.