DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv.16,5-11 – “E’ bene per voi che io me ma vada”

Martedì della VI settimana di Pasqua Gv.16,5-11

“E’ bene per voi che io me ma vada”.
Non è una Parola facile da interpretare
Almeno non fino a quando non consideriamo che Dio è Padre.
Ad ogni Padre piacerebbe stare con i propri figli, sempre,
difenderli da ogni pericolo e da ogni male,
e evitare loro ogni tipo di prova,
arriva invece il momento in cui e’
“bene lasciare andare”.
Anche se questo “distacco” puo’
non piacere,
ed essere causa di tristezza,
è giusto e naturale che sia così.
Tutto quello che potevamo insegnare,
donare loro,
l’abbiamo loro insegnato e donato.
È un po’ come Gesu’ che diceva nei giorni scorsi,
“Tutto quello che ho udito dal Padre mio l’ho detto a voi”.
La nostra esperienza di vita,
di fede,
anche quella dei nostri stessi genitori,
l’abbiamo donata loro.
Giunge pero’ il loro tempo,
in cui sono chiamati a fare le loro scelte in autonomia,
a camminare con le loro gambe.
Tutto questo anche se magari,
certe loro scelte,
noi non le approviamo.
E’ bene che noi andiamo,
per il loro bene.
Ma non e’ che noi “scompariamo” .
Noi ci siamo.
E ci saremo sempre.
Con la nostra presenza,
con la nostra preghiera,
con la nostra “benedizione”.
Non “lasciarli andare”,
non metterli in grado di andare,
sarebbe per noi genitori,
il piu’ grande fallimento.
Credo che questo valga anche per Dio con noi.
Che come Padre buono,
Lascia che i figli scelgano quale strada seguire,
quale vita avere,
anche se Lui,
su certe nostre scelte,
puo’ non essere d’accordo.
Ma non è con questo,
che Lui svanisce.
E’ anzi “presentissimo”,
pur senza essere mai invadente.
E’ raggiungibile con la preghiera
in ogni momento.
In ogni circostanza,
possiamo chiedere aiuto e consiglio.
Con il Suo Santo Spirito,
se lo invochiamo,
ci viene in soccorso e in aiuto.
Ci ispira il modo di fare.
Fa’ riaffiorare ricordi di cose passate
che possono servire per affrontare situazioni presenti,
o che si verificheranno di li’ a poco.
Ci parla con la Sua Parola.
A volte fa’ venire in mente persone,
cui magari da molto non pensavamo, per cui e’ bene pregare.
E altre volte ancora,
parla direttamente al nostro cuore.
Ringraziamo Dio,
allora.
Ci lascia liberi.
Ma non ci lascia soli.
Noi non siamo orfani.
Non lo saremo mai.
Ci dona il Suo Spirito,
per essere sempre con noi.
Ci lascia liberi per permetterci,
liberamente,
di scegliere Lui.
Come in una normale storia di genitori e figli.
Sia benedetto lo Spirito Santo Paraclito,
nostro consolatore..
Sia benedetto Dio Padre,
Cuore di genitore.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 16,5-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».