DIOCESI DI CALTANISSETTA

“Vuoi guarire?” – Gv 5,1-3.5-16

#Gv 5,1-3.5-16

“Vuoi guarire?”
“Ma come Gesù?
Dopo trentotto anni che quell’uomo e’ in quello stato,
gli chiedi se vuoi guarire?”
Che domanda è mai questa?
È la domanda di Colui che ben conosce l’animo umano.
Perche’ talvolta guarire e’ una decisione da prendere.
Dopo tanto tempo
questa guarigione,
potrebbe stravolgere la vita di quest’uomo.
Dovra’ smettere di mendicare,
e trovarsi un lavoro.
Dovra’ “camminare con le sue gambe”,
senza “dipendere da qualcuno”.
Dovra’ immaginare,
e guardare alla sua vita e al suo futuro,
con una prospettiva diversa.
La stessa domanda “Vuoi guarire?”
oggi è posta anche a noi.
Anche a chi pensa di non aver niente da guarire.
Dobbiamo guarire dalle ferite,
dagli odi e dai rancori.
Tante cose abbiamo,
che magari stanno lì “da cinque, dieci, venti, trent’anni”.
Siamo pronti a darle a Gesu’,
che oggi le vuol prendere?
Siamo pronti a guarire?
Tlvolta, accade di lamentarci del fatto che stiamo male,
ma poi di non far nulla perché niente cambi.
Vogliamo guarire,
ma poi un po’ ci compiaciamo delle nostre infermita’.
Dio non ci salva senza la nostra volonta’.
Ecco perché ci chiede:
“vuoi guarire?”.
E a noi tocca avere il coraggio di osare.
Perche’ una volta guariti,
dobbiamo camminare con le nostre gambe,
crescere,
non rimanere piu’ ricurvi su noi di stessi,
e aprirci al mondo.
Chiediamo di guarire!
Sia benedetto Gesu’,
fonte di ogni guarigione.

Santo martedì.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 5,1-16

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.

Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.

Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina?”». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.

Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

Parola del Signore