DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 123 (122) – La fiducia del popolo è nel Signore

 

A te alzo i miei occhi,

a te che siedi nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi

alla mano dei loro padroni,

come gli occhi di una schiava

alla mano della sua padrona,

così i nostri occhi al Signore nostro Dio,

finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,

siamo già troppo sazi di disprezzo,

troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,

del disprezzo dei superbi.

Commento

Il salmo riflette una situazione di dolore e di smarrimento alla quale l’orante reagisce con una grande fiducia in Dio.

Molto probabilmente si tratta di eventi dell’epoca Maccabaica. Quando venne ucciso Giuda Maccabeo i rinnegati di Israele, quelli passati ai costumi ellenistici, ripresero forza con Bacchide, che perseguitò coloro che si erano uniti nella fedeltà all’alleanza (1Mac 9,22-26). Stessa situazione si ebbe dopo la morte del successore di Giuda Maccabeo, Gionata (1Mac 12,52).

In quel tempo mancavano profeti e i fedeli in attesa di una guida che li conducesse alla vittoria guardavano a Dio per sapere come muoversi, come reagire.

Il salmo è precisamente un’invocazione a Dio in un momento di smarrimento. Il popolo non sa cosa fare e guarda a Dio come i servi guardano la mano dei loro padroni, e come la schiava guarda alla mano della sua padrona per riceverne le indicazioni.

Il salmo invoca pietà perché la resistenza di Israele è allo stremo di fronte alla forza dei dominatori, gaudenti e superbi.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen