DIOCESI DI CALTANISSETTA

Mt. 25,1-13 “Ne’ il giorno ne’ l’ora”

SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE (Edith Stein), VERGINE E MARTIRE, PATRONA D’EUROPA

“Ne’ il giorno ne’ l’ora”.
Gesù ce lo ha detto,
e ce lo dice in tutti i modi.
Di quell’incontro
non conosciamo “né il giorno,né l’ora”.
È un appuntamento al buio.
Sappiamo però,
che ci sarà.

E’ di quel momento
che parla oggi Gesù.
E ce lo racconta,
seppur in Parabola.
Ci parla di quel giorno
come di un giorno che dobbiamo pensare “bello”.
“Bello” come il “giorno delle nozze”.

Al di la’ di come sia andato il “matrimonio”
di ciascuno che può essersi sposato,
credo che nessuno possa parlare del giorno delle nozze come di un giorno brutto.
E’ stato un giorno di festa,
lungamente atteso,
preparato,
desiderato.
Volevamo essere i più belli.
E davvero lo siamo stati.
Non vedevamo l’ora di vedere la sposa
o lo sposo.
È stato un momento magico,
unico.
Come pochi altri nella vita.

A questo momento Dio paragona l’incontro con Lui.
Questo giorno,
non può essere sciupato.
Non può trasformarsi in un momento di tristezza.
A meno che,
naturalmente,
non lo decidiamo noi.

Questo “matrimonio” va’ preparato.
Tutta la vita deve essere preparazione a questo momento.
Curando il rapporto con Dio fin da ora.
Non si va’ alle nozze senza prima un fidanzamento,
vissuto come tempo di reciproca conoscenza.
Solo chi ha vissuto il tempo della vita come tempo di “fidanzamento” con Gesu’
è come una vergine previdente che ha accumulato olio di supplemento in piccoli vasi.

Piccoli “vasi” che contengono l’olio delle nostre preghiere,
del nostro impegno quotidiano vissuto come amore verso di Lui.
È l’olio del “fidanzamento” con Dio stesso.
Questo olio alimentera’ la luce della lampada della nostra vita,
Al momento dell’incontro,
esso illuminerà il volto della nostra anima.
E lo Sposo vedendola illuminata da quella luce dirà :
“Io ti conosco.
Vieni con me.
Andiamo alle nozze”.

Ma come sarebbe brutto se le nostre lampade non producessero luce.
perche non ci fosse olio in esse.
Come sarebbe brutto se il volto della nostra anima non fosse illuminato,
e Gesù ci dicesse:
“io non ti conosco.
Non so’ chi sei.
Nella tua vita hai avuto altri fidanzati.
Ma non ero io”.

Cari fratelli,
care sorelle,
l’esito di questo incontro,
dipende da noi.
Già da ora dobbiamo dire:
“Arriva lo sposo,
andiamogli incontro”.
Questa è vera saggezza.
Perché non sappiamo “né il giorno né l’ora”.
Che potrebbe essere proprio “ora”.

Che la nostra sorella Edith,
diventata santa Teresa Benedetta,
che ha incarnato bene questa parabola,
preghi per noi è ci aiuti.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».