DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt.5, 43-48 – “Che cosa fate di straordinario?”

Martedì della XI settimana del tempo ordinario Mt.5, 43-48

“Che cosa fate di straordinario?”
Se davvero ci riflettiamo un attimo finiamo per dargli completamente ragione.
Viviamo come “turbini”.
Ci impegniamo molto,
ci diamo da fare.
Cerchiamo di dare il meglio di noi.
Di buon mattino ci alziamo e andiamo a lavorare.
Provvediamo alle nostre famiglie.
Cerchiamo di andare d’accordo con tutti.
Ma poi alla fine,
cosa facciamo di straordinario?
Niente.
Siamo ordinari come tutti gli altri.
Anche come quelli che non credono.
E’ una Parola impegnativa questa.
Così come d’altronde,
lo sono tutte,
in questi giorni.
Perché arrivano direttamente al cuore,
e ti colpiscono,
senza lasciarti nessun alibi.
Siamo davvero molto “ordinari”.
Ma la cosa bella,
che colpisce e stupisce,
è che Dio ritiene che noi siamo in grado di fare molto di piu’ del semplice “ordinario”.
Che ci ritenga capaci dello “straordinario”,
e ci chieda di provare a raggiungerlo.
Da autentico Padre,
stimola i suoi figli in questa cosa.
Arriva pure a provocarci in essa,
chiedendoci addirittura di avere,
nei confronti del fratello,
non un atteggiamento da “fratello” ,
ma un atteggiamento da “genitore”.
Un genitore e’ colui che ogni mattina “fa’ sorgere il sole” sopra i suoi figli.
Ogni giorno prega per loro.
Ogni giorno li nutre.
Lo fa’ per quelli piu’ meritevoli,
e lo fa’ anche per quelli meno meritevoli.
Per quelli che ti danno soddisfazione,
come per quelli che invece,
talvolta pure volontariamente,
ti hanno mentito,
ferito,
fatto soffrire.
L’ amore di un genitore e’ quello che alla fine,
sempre perdona.
Un genitore ama sempre,
anche quando è costretto ad indossare la maschera della “faccia arrabbiata”.
Perche’ i figli sono il “suo sole”,
di cui non può fare a meno.
E’ questo genere d’amore,
l’amore che ogni giorno ci viene chiesto di mettere in campo anche nei confronti del fratello.
Un amore da genitore.
Un amore infinito,
illimitato.
Un amore che ama sempre,
Un amore che perdona sempre,
anche quando questo ti porta a essere inchiodato su una croce.
Difficile tutto questo.
Ci vuole tanta tanta preghiera,
e tanta tanta grazia,
per arrivare a certi risultati.
Per arrivare a guardare con occhi di padre e di madre chi ci ha offeso,
e non e’ figlio.
Ringraziamo Dio che ha tanta stima di noi da ritenerci capaci di simili altezze.
Sia lodato Gesu’ sole della nostra vita.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».