DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc.6,27-38 – “A voi che ascoltate”

Giovedì della XXIII settimana del tempo ordinario

“A voi che ascoltate”.
E’ proprio a noi che si rivolge Gesù.
E ci invita ad essere cristiani diversi.
Cristiani che “ascoltano” ,
non solo che “odono” .
Si ode il rumore del vento,
il vocio delle persone,
il sottofondo della televisione.
Ma l'”ascolto” implica un qualcosa di più profondo.
Indica un'”attenzione”.
Un “prendere in considerazione”.
Così anche oggi il Signore ci parla.
e ci invita a “prenderci”
come “metro di giudizio” .
Come “unità di misura”.
Ci piacerebbe che qualcuno ci facesse del male?
Ci piacerebbe che qualcuno ci calunniasse?
Ci piacerebbe essere lasciati soli?
Se avessimo bisogno di aiuto,
ci farebbe piacere che ci voltassero le spalle?
Ebbene,
comportiamoci di conseguenza.
L’elenco puo’ andare avanti all’infinito.
Fino ad arrivare alla cosa che costa piu’ di tutte:
il perdono.
Se tu fossi in errore,
ti piacerebbe non essere perdonato?
Tu che sei peccatore,
ti farebbe piacere non trovare misericordia presso Dio?
Naturalmente tutto questo è un cammino.
Non è una cosa che si realizza in pochi minuti.
Talvolta ci vuole una vita.
E se e’ vero che Gesù e’ esigente,
e’ anche vero che non mette in Croce nessuno,
esigendo cose che sono superiori alle proprie forze.
Al contrario,
ti prende per mano,
e ti fa’ camminare secondo il tuo passo.
Si comincia sempre con una “decisione”.
Si comincia sempre con un “Si”.
Come Maria,
che non solo ha ascoltato la Parola,
ma l’ha fatta diventare “carne”
non ha mai lasciato cadere neppure una delle Parole di Suo Figlio.
Le trasformava in “azione” le Parole
dopo “averle meditate nel Suo Cuore”.
Che Maria,
Madre del Verbo e madre nostra,
ci aiuti in questo cammino,
ad ascoltare,
non solo a udire.
E a mettere in pratica,
così come faceva Lei.
Sia benedetto Gesu’,
Verbo Santo di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».