DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc.11,29-32 – “Generazione malvagia”

Lunedì della XXVIII settimana del tempo ordinario

“Generazione malvagia”
Penso che potremmo scrivere per ore e ore in merito alla generazione che sta’ attraversando i tempi che viviamo.
Generazione che provoca Dio apertamente,
in tutti i campi.
Scientifico,
sociale,
antropologico.
Che mette in discussione le Sue Leggi.
Sfidandolo apertamente,
con arroganza,
cercando un “segno” .
Un “segno” per poter credere in Lui.
Un “segno” per poter dire che Lui esiste.
“Se ci sei allora fatti sentire,
vedere,
toccare.
Fai qualcosa se vuoi che crediamo in Te.”
Ma nessun “segno” potra’ portare il cuore di questa generazione al cambiamento.
Perché,
esattamente come il faraone al tempo di Mosè,
essa ha il cuore chiuso.
L’unico “segno” che
le verrà concesso,
e’ quello della nostra conversione.
La mia e la tua.
Da qui la nostra grande responsabilità.
Siamo noi il “segno” per questa generazione.
“Segni” che non sono eclatanti e non fanno rumore.
Che nessuno riconosce come tali.
Ma che tali sono.
Segni che neppure si rendono conto di essere “segni”.
Qualcuno può dire:
“In che modo sono segno?”
Quando sorridiamo a qualcuno passando per strada,
siamo “segno”.
Quando ci fermiamo ad ascoltare qualcuno che ha bisogno di parlare,
siamo “segno”.
Quando entriamo in una chiesa,
siamo “segno”.
Quando nel silenzio della nostra stanza preghiamo,
siamo “segno”.
Quando ci impegniamo e lavoriamo onestamente,
siamo “segno”.
E talvolta siamo “segno” anche quando taciamo.
Questo siamo.
Perché nel nostro cuore lo Spirito Santo ha impresso un “segno”:
quello della Croce.
Quello del Risorto.
“Segno” che abbiamo dentro.
Vi prego di non smettere di essere “Segno” mai.
Il mondo ha tanto bisogno del “segno” che siete voi.
Per questo,
Gesù vi benedica.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».