DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc.10,1-9 – “Pace a questa casa”

Lunedì della XXIX settimana del tempo ordinario

Lc.10,1-9
“Pace a questa casa”.
Ha ragione,
il Signore.
“Sono pochi gli operai”,
e la messe e’ davvero abbondante.
C’e’ bisogno di chi “si prende cura”.
Perché ogni persona è importante.
E ogni situazione,
a Gesù,
gli sta’ personalmente a cuore.
Per questo oggi si rivolge a noi.
“Pace a questa casa”,
È ciò di cui c’è bisogno.
Potente è la pace.
Esiste benedizione più grande?
ognuno di noi desidera respirare a pieni polmoni la pace.
Ne abbiamo un bisogno estremo.
Quanto c’è bisogno della pace “nella nostra casa”.
E nelle case di tutti.
Quanta guerre ci sono nelle case.
Quanti coniugi,
dimentichi dell’amore che li ha uniti,
si fanno la guerra.
Quanti parenti non si parlano più.
Quanti figli in guerra con i genitori.
Quanti genitori in ansia per i figli.
E quante malattie.
Quanta disperazione.
Quanto bisogno di pace,
di pace vera nelle nostre case,
nelle nostre famiglie,
nelle nostre vite.
Non la pace che e’
“assenza di conflitti”.
Non la pace dell’indifferenza.
Ma quella profonda che solo Dio può dare,
che alberga nel cuore,
che nulla ti toglie,
che tutto ti da’.
E’ questa pace,
quella che Gesù vuole portare nelle case oggi.
Per questo oggi designa settantadue discepoli”.
Perché lavorando su se stessi,
insieme allo Spirito Santo,
che li forma,
diventino operai della “pace”.
Fra i tanti designati a portarla,
oggi,
ci sei anche tu,
fratello.
Ci sei anche tu sorella
Il Signore ti affida oggi questo compito da discepolo.
Quello di andare,
come agnello “di pace” in mezzo ai lupi,
e di portare ovunque la Sua benedizione.
Su ogni fratello che incontriamo,
su ogni fratello che lo Spirito ci mettera’ nella mente e nel cuore,
invochiamo la benedizione di Dio.
“Sia pace”.
Tanta pace.
Pace profonda.
Pace vera.
Fratello, sorella,
su te e sulla tua casa.
Non stanchiamoci di ripeterlo.
Siano benedetti Gesu’ e Maria,
Re e Regina della Pace.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 10,1-9

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».